Il Saggio del Risveglio
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Il Saggio del Risveglio
Pagina 1:
il Buddha viveva nell’agio presso il palazzo del padre, seguendo l’educazione necessaria a divenire, un giorno, Re. Al principe non veniva fatta conoscere nessuna malattia e nessuna cosa negativa. Venivano nascoste le cose brutte.
Pagina 2, 3 e 4:
Siddharta incontrò delle persone che stavano vivendo l’esperienza della malattia, della vecchiaia e della morte, rimanendone molto impressionato e turbato. Scopri che queste tre cose malvagie affliggevano le persone simili a lui in età adulta.
Pagina 5:
Allo stesso modo rimase profondamente ammirato dalla serenità mostrata da un saggio eremita.
Pagina 6 e 7:
Il principe Siddharta realizzò la precarietà e la temporaneità del suo stato di agio e abbandonò la sua casa e la sua famiglia, in cerca di una soluzione definitiva alle grandi sofferenze del mondo. Da prima in sella al suo cavallo bianco poi lo abbandona e prosegue da solo, affidandolo al suo servitore.
Pagina 8, 9 e 10:
Intraprese in tale ricerca diverse pratiche spirituali e incontrò molti maestri, finché, insoddisfatto di quanto sperimentato, ricercò la sua via: una via di mezzo tra l’estremo ascetismo e una vita legata ai piaceri dei sensi.
Pagina 11 e 12:
Fu come risultato di questa ricerca che una sera, all’età di trentacinque anni, meditava sotto un albero, poi conosciuto come l’albero della Bodhi o del Risveglio presso Bodhgaya (nell’attuale regione del Bihar, in India).
Pagina 13 e 14:
Il nuovo principe Siddharta raggiunse l’Illuminazione, lo stato di completa e profonda saggezza, al di là di ogni sofferenza. Da quel giorno fu noto come il Buddha, il Risvegliato.
Pagina 15 e 16:
Dopo l’Illuminazione il Buddha diede il suo primo insegnamento a Sarnath, noto come “Le Quattro Nobili Verità” che indicano la via per liberarsi dallo stato di sofferenza esistenziale propria dell’uomo, senza il bisogno di intermediari sacerdotali come i brahmani, ma attraverso un lavoro su se stessi. Da quel momento passò la vita a insegnare come raggiungere il suo stato di Illuminato a innumerevoli persone.
Pagina 17 e 18:
Fondò una comunità monastica a cui poterono accedere gli uomini e successivamente anche le donne, dato estremamente rivoluzionario nella società indiana dell’epoca, che tradizionalmente non consentiva a queste ultime di uscire dalla tutela e dal controllo diretto della famiglia patriarcale.
Pagina 19-22:
Le quattro vie del Buddah.
Pagina 23 e 24:
Uno dei suoi discepoli insegna e spiega alla comunità monastica.
il Buddha viveva nell’agio presso il palazzo del padre, seguendo l’educazione necessaria a divenire, un giorno, Re. Al principe non veniva fatta conoscere nessuna malattia e nessuna cosa negativa. Venivano nascoste le cose brutte.
Pagina 2, 3 e 4:
Siddharta incontrò delle persone che stavano vivendo l’esperienza della malattia, della vecchiaia e della morte, rimanendone molto impressionato e turbato. Scopri che queste tre cose malvagie affliggevano le persone simili a lui in età adulta.
Pagina 5:
Allo stesso modo rimase profondamente ammirato dalla serenità mostrata da un saggio eremita.
Pagina 6 e 7:
Il principe Siddharta realizzò la precarietà e la temporaneità del suo stato di agio e abbandonò la sua casa e la sua famiglia, in cerca di una soluzione definitiva alle grandi sofferenze del mondo. Da prima in sella al suo cavallo bianco poi lo abbandona e prosegue da solo, affidandolo al suo servitore.
Pagina 8, 9 e 10:
Intraprese in tale ricerca diverse pratiche spirituali e incontrò molti maestri, finché, insoddisfatto di quanto sperimentato, ricercò la sua via: una via di mezzo tra l’estremo ascetismo e una vita legata ai piaceri dei sensi.
Pagina 11 e 12:
Fu come risultato di questa ricerca che una sera, all’età di trentacinque anni, meditava sotto un albero, poi conosciuto come l’albero della Bodhi o del Risveglio presso Bodhgaya (nell’attuale regione del Bihar, in India).
Pagina 13 e 14:
Il nuovo principe Siddharta raggiunse l’Illuminazione, lo stato di completa e profonda saggezza, al di là di ogni sofferenza. Da quel giorno fu noto come il Buddha, il Risvegliato.
Pagina 15 e 16:
Dopo l’Illuminazione il Buddha diede il suo primo insegnamento a Sarnath, noto come “Le Quattro Nobili Verità” che indicano la via per liberarsi dallo stato di sofferenza esistenziale propria dell’uomo, senza il bisogno di intermediari sacerdotali come i brahmani, ma attraverso un lavoro su se stessi. Da quel momento passò la vita a insegnare come raggiungere il suo stato di Illuminato a innumerevoli persone.
Pagina 17 e 18:
Fondò una comunità monastica a cui poterono accedere gli uomini e successivamente anche le donne, dato estremamente rivoluzionario nella società indiana dell’epoca, che tradizionalmente non consentiva a queste ultime di uscire dalla tutela e dal controllo diretto della famiglia patriarcale.
Pagina 19-22:
Le quattro vie del Buddah.
Pagina 23 e 24:
Uno dei suoi discepoli insegna e spiega alla comunità monastica.
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